Femmine Difformi e il progetto Weaving Voices
Trame, orditi, fili di voci e intrecci a distanza
Weaving Voices è un work in progress, un seme gettato, in cui tutte le possibilità di connessione, di fare e disfare orditi, sono aperte, nella speranza di sostenere desideri, emozioni, sogni, bisogni, speranze, soprattutto in questo periodo di “passioni tristi”…
Auguriamo buona visione e buon ascolto di questa prima traccia del progetto Weaving voices
Che siano stoffe o materiali altri, che sia la voce, il percorso creativo del gruppo Femmine Difformi ha prodotto incontri “giocando” con l’arte del cucire frammenti. Brandelli di stoffa, fili, recuperati hanno ripreso vita, in un modo altro di esistere, sono divenuti simbolo, significato e sostanza di narrazioni personali e sociali.
Ciò che poteva sembrare cosa insignificante o scarto, è stato vivificato divenendo strumento di connessione, tramite l’intreccio di nuovi contatti e relazioni.
E’ questo il progetto FD: tessere una rete che sia sinonimo di protezione, accoglienza, inclusione. Nel lavoro della tessitura, dell’intreccio, in modo creativo e metaforico il gruppo ha trovato una modalità di espressione.
Dal 2011 la rete di FD ha ampliato le sue maglie accogliendo, da ogni parte d'Italia, donne curiose di sperimentare il progetto e i suoi linguaggi artistici.
Nel 2018 l’incontro con Lara Patrizio, cantora, attrice e pedagogista della voce, ha aperto le porte alla ricerca ed elaborazione di nuove possibilità espressive.
L’uso della voce era stato marginale nelle azioni prodotte dal collettivo FD, ma il desiderio di esplorare questo territorio si è fatto sentire sempre più forte.
Un intero anno di ricerca artistica sulla voce ed il canto ha generato due eventi importanti.
Il primo si è svolto il 5 ottobre 2019 a Roma, presso il Teatro del Santa Maria della Pietà, durante il 24° convegno nazionale di Globalità dei Linguaggi “Diritti umani, educazione e cura”.
Il secondo, che comprendeva una mostra fotografica dedicata e una performance Ferite e Guarigioni, il 25 novembre 2019 alla sala Set del Politeama di Poggibonsi, in occasione della giornata contro la violenza sulle donne.
L’intessere trecce di stoffa “vissuta” e strisce di tessuto (come nuovi fogli su cui scrivere il proprio sentire, un pensiero, una parola), ha dato vita ad un ordito sul quale le voci, come fili musicali, hanno creato un tessuto di memorie, di emozioni.
Le ferite narrate hanno trovato sollievo con questi gesti e suoni, potenziali balsami di guarigione, proprio nella condivisione di sentimenti da cui sono scaturite nuove energie e relazioni profonde.
Il contatto fisico, lo scambio, il sentirsi parte di un intreccio in cui anche il più piccolo filo era strumento non solo utile ma necessario.
Questo è stato il valore profondo della ricerca.
Pochi mesi dopo dalla fine di quella potente esperienza di “essere insieme” abbiamo vissuto l’assenza dei corpi e l’isolamento con l’esplosione della pandemia che ha creato uno squarcio, un abisso inesplorato.
Allo spaesamento, alla mancanza del creare nella presenza, in un corpo a corpo vissuto, il gruppo ha reagito raccogliendo un bellissimo stimolo.
Ancora una volta la voce è stata il filo che ci ha aiutato a ritessere la vicinanza, a sanare la ferita della distanza generando contatto, ascolto, relazione e condivisione.
Così da un’idea di Lara Patrizio nasce, a fine del 2020, l'esperimento vocale
“Weaving voices: tessere voci nella distanza”
Le parole scritte da alcune partecipanti al progetto Weaving Voices, ben descrivono l’anima dell’esperienza che ha coinvolto circa quaranta donne di generazioni differenti (dalla prima infanzia all’età della saggezza) nel territorio nazionale e non solo.
“La curiosità ha avuto la meglio sull’imbarazzo…è stato gratificante perché non trovavo piacevole il suono della mia voce. In questa occasione mi sono potuta ascoltare diversamente nel contesto di altre energie vocali” …
“un gioco, un ascolto, un rito, una speranza, un desiderio, un bisogno, una sfida…un filo da tenere, un filo da tessere, intricare, strecciare, per una possibilità di chissà quale intreccio”
Weaving voices è stato un esperimento al femminile nato da un’idea di Lara Patrizio in collaborazione con Femmine Difformi Project e realizzato a distanza su piattaforma audio nell’autunno\inverno 2020\2021.
Partendo da un frammento vocale originale, immaginato come un filo sciolto a cui unire il proprio (filo), ciascuna donna partecipante, denominata voice-giver, è stata protagonista della tessitura di una trama collettiva che si è dipanata fondendo ascolto, sensibilità e creatività vocale individuale.
In poco più’ di un mese i fili, uniti uno all’altro, hanno generato una trama vocale eterogenea, un materiale di trenta minuti circa, ricchissimo di risonanze visionarie, un ‘racconto in cui ciascuna è parte di una grande anima antica’.
Da questo materiale ha attinto Lara Patrizio, “cucendo” insieme alcuni frammenti vocali e realizzando un brano dal titolo “Femenifonia 1”.
La carica evocativa di questo brano ha stimolato il desiderio di abbinare immagini e voci, in un commento visivo che diventa narrazione. Attingendo principalmente dal nutrito archivio fotografico del sito del Collettivo Femmine Difformi, che racconta le OperAzioni di arte sociale degli ultimi 10 anni, è stato così realizzato un video con un’ulteriore operazione di “cucitura” (questa volta di immagini sulla traccia audio) che rivela la magica e sacra unione di tanti femminili diversi, che si armonizzano.
... in attesa della prossima “Femenifonia 2"!
Tenere il filo è un modo per non sprofondare nell'abisso della distanza. Siamo insieme e continuiamo ad alimentare buone intenzioni e la creatività necessaria per una trasformazione possibile
Felice di questa bella sinergia di intenti per continuare a tessere insieme bellezza e speranza!
l'armonia, la magia, la profondità dell'incontro di tanti femminili diversi!!! E' stata una esperienza ricca ed entusiasmante! Sono molto grata!