coral-mente
Storie di sogni e realtà
In questo articolo e negli altri che seguiranno racconterò qualcosa che ha a che vedere con desiderio ed il bisogno di esprimere con la creatività non solo idee, sentimenti, ma anche con il piacere di condividere una modalità di lavoro collettivo, con lo spirito di creare situazioni ed eventi di arte partecipata.
Parlerò del collettivo LABIArts, dell’ultimo progetto portato a termine da alcune delle artiste che lo costituiscono, accennerò in sintesi alle operazioni precedenti, partirò da una città: Lodi, dove lo scorso 18 ottobre nell’ambito del Festival della Fotografia Etica, sezione Fanzoff, dove Riflessi di-Versi, l’ultimo lavoro LABIArts ha fatto il suo debutto in pubblico. Parlerò di fanzine nei prossimi articoli e saranno le voci delle artiste: Silva Masini, Tiziana Moggi, Carmela Pistidda, Daniela Spaggiari, Isabella Tholozan a narrare la loro esperienza relativa a Riflessi di-Versi a partire dall’ideazione, la progettualità, l’esecuzione e l’approdo a Lodi.
Ma andrò con ordine: iniziamo a conoscere il Collettivo e la sintesi del loro percorso
LABIArts è uno spazio collettivo gratuito, aperto ad artiste sensibili al voler lavorare insieme.
Mette le basi nel 2013 attraverso percorsi d’arte e narrazione emotiva curati da Silva Masini. Nel 2019 con la ricerca LABirinto si sviluppa l’intento di sperimentare e costruire un progetto comune e autogestito in cui ognuna possa partecipare e condividere le proprie potenzialità creative. Nasce così uno spazio d'incontro stabile, quando possibile in presenza, altrimenti in cerchi virtuali da remoto, visto che le partecipanti vivono in diverse parti d’Italia.
Se i linguaggi utilizzati possono cambiare secondo il progetto (foto, collage, pittura, scrittura), le pratiche del gruppo restano un punto fermo ed etico per procedere collettivamente.
La comunicazione orizzontale in Cerchio favorisce l'ascolto empatico, la presa individuale di responsabilità, il non giudizio e la collaborazione, stimolando fiducia reciproca e una connessione emotiva propedeutica alla creazione condivisa. E ogni singola opera viene messa al centro per ricevere i punti di vista di ogni partecipante, una restituzione costruttiva che ne valorizza le idee mettendo a fuoco punti fragili e punti di forza.
La ricerca parte da un “seme” personale che nell'Essere insieme diventa “giardino collettivo" un processo di condivisione che fa circolare l’idea e la moltiplica, stimolando e contaminando i diversi linguaggi individuali.
Ne esce una Opera articolata che, presentata attraverso eventi come mostre fotografiche, collage, installazioni e performance di arte partecipata, continua ad evolversi attraverso il pubblico.  

CRONISTORIA LABIArts:
2013/14 - Ri-tratto: riflessioni sull’identità
2014/15 - Addomesticare il mostro 
2016 - Visioni autobiografiche – contribuiti di fotografia terapeutica, portfolio, polaroid e fotografie con il cellulare
2017 - Albero della vitalità (albero genealogico). Narrazioni emotive e poetiche con fotografia, collage e performance rituali
2017/2018 - Pelle, i Luoghi dell’Essere 
2018 - Mostra “A Pelle” Sestri Levante
2018/19 - Labirinto - Prima sperimentazione di ricerca libera e autogestita
2019 - Sulla pelle delle donne - Evento di arte partecipata in collaborazione con il collettivo FemmineDifformi - Poggibonsi
2019/2020 - Sintesi Labirinto, ritrovando il “filo” che porta a Penelope: dal Labirinto al Telaio. 
2020/22 – Penelope ricerca creativa ed elaborazioni personali e di gruppo sul mito
2022 - Penelope è W! – Mostra Collettiva ed evento di arte partecipata Sestri Levante 24/9-10/2022
2022 - Tessiture d’immagini - fotografia espressiva e terapeutica, Chiavari (Ge)
2023/25 Riflessi di-Versi – Fanzine collettive.
Riflessi di-Versi sbarca a ottobre 2025 nel circuito Fanzoff all’interno del Festival della Fotografia di Lodi, grazie alla curatela di Loredana De Pace, giornalista, docente e fondatrice dello Studio CAOS di Monza. L’opera, costituita da cinque fanzine (o fotozine) è stata presentata al pubblico in occasione di incontri organizzati e dedicati al mondo della fanzine fotografica.
A proposito della tipologia testuale usata concedetemi una, seppure breve, divagazione su cosa sia una fanzine.

Per fanzine fotografica o fotozine, si intende una pubblicazione amatoriale, autoprodotta e distribuita in modo indipendente, che si concentra sulla fotografia. Il termine “fanzine” deriva dalla contrazione di “fan magazine” (rivista per fan), indicando la sua natura informale e spesso realizzata con passione da individui o piccoli collettivi piuttosto che da case editrici commerciali
Le fanzine hanno di solito le seguenti peculiari caratteristiche: sono autoprodotte ed indipendenti, devono avere un basso costo, il contenuto spesso è sperimentale, la distribuzione informale; sono espressione Artistica e Sociale, possono essere un veicolo per esprimere idee artistiche, politiche o sociali che difficilmente troverebbero spazio nelle pubblicazioni mainstream. Il loro formato è variegato, la forma stessa fa spesso parte dell’espressione artistica.
Perché le fanzine fotografiche sono importanti? Perché rendono la fotografia più accessibile sia per i creatori (che possono pubblicare senza un editore) sia per il pubblico (grazie ai costi contenuti). Godono inoltre di libertà creativa, offrono un’enorme libertà di espressione, permettendo agli artisti di deviare dalle convenzioni e di esplorare nuove narrazioni visive. Favoriscono la creazione di comunità tra fotografi, artisti e appassionati, spesso portando a collaborazioni e scambi di idee. 
In sintesi, una fanzine fotografica è un oggetto di grande valore culturale e artistico, un manifesto di autonomia creativa e un modo intimo e diretto per condividere la propria visione fotografica del mondo.Per conoscere meglio il progetto Riflessi di-Versi, la sua essenza, vi invito a leggere, prossimamente, attraverso le parole di Carmela, Daniela, Isabella, Silva, Tiziana il loro percorso e le loro emozioni.

Info: collettivolabiarts@gmail.com
Fb: LabiArts
Instagram: labiart
        



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